La Marcia Dei Forti, Folgaria

La Marcia Dei Forti, Folgaria

Mi trovavo a Riva del Garda per uno dei miei appuntamenti windsurfistici estivi sul Lago di Garda la scorsa settimana quando approfittando di una giornata senza vento mi reco a Folgaria dove Domenica 3 Luglio era prevista la partenza di una famosa corsa Fiasp che già da tempo avevo adocchiato e incuriosito: la Marcia dei Forti.

Mi ero un po’ informato su questa corsa che somiglia forse più a un trail che a una marcia e i commenti che avevo letto su internet erano tutti positivi.

Parto di buon ora di mattino da Riva e mi ritrovo puntuale alle 7,00 nella Piazza centrale di questa piccola caratteristica cittadina di montagna appena sopra Rovereto.

L’unica cosa di cui non avevo tenuto conto era il balzo di temperatura dai 30° gradi afosi del lago del giorno prima ai 7° gradi belli frizzanti della mattina ai 1100 metri di Folgaria nonostante la bellissima giornata di sole che si prospettava.

E il sole c’era.. eccome!  Già intenso e  splendente come solo in montagna si può trovare che prometteva di accompagnarci per tutta la mattinata sui monti dell’altopiano.

La corsa prevedeva il giro dei vecchi forti italiani e austro-ungarici della 1^ guerra mondiale in particolare del Forte Serrada, del Forte Sommo Alto e del Forte Cherle.

Si poteva scegliere tra  differenti percorsi di 8-12-20-30 o 42 km con la possibilità di fare anche una 30 km competitiva chiamata “Corsa degli Altipiani” con partenza posticipata alle 9,15.

Immerso nella tuta mi arrampico sulle salite delle viuzze del Paese per raggiungere la piazza centrale per l’iscrizione quando già di buon ora di mattino vedo gente che si appresta a partire in anticipo sull’orario previsto delle 8,00.

Decido per il percorso dei 20 km..anzi no per i 30…ma poi dubbioso sulla mia preparazione ai trail chiedo agli addetti all’iscrizione “se non riesco a fare i 30 posso fare i 20?”  Ottenuta la sospirata risposta affermativa da parte degli organizzatori che mi promettono anche di non “arrabbiarsi” se con il tesserino dei 30 km alla fine scelgo il percorso dei 20, mi tranquillizzo e …ok!.. iscrizione fatta e mi allontano per fiondarmi in macchina per i preparativi!

A questo punto la gentile e simpaticissima Signora dell’organizzazione forse presa da pietà per le mie titubanze tira fuori da non so dove una fotocopia dettagliata della cartina del percorso molto ben fatta con tutti i tracciati segnalati con colori diversi..mai regalo fu più gradito… mi metto da parte per consultarla un attimo per poi accorgermi che sorpresa e sorpresa..!.. tale cartina era la cosa più ambita da tutti gli atleti.

Non appena inizio a sfogliarla mi trovo circondato praticamente da una decina di iscritti che mi chiedono delucidazioni su come fosse il percorso, e su come e dove avessi ottenuto tale cartina, manco fossi io l’organizzatore della gara…:)

Volevo dire a tutti “guardate che state sbagliando persona…”  poi pian piano me la chiedono in visione una, due, tre persone per poi capire che non l’avrei più rivista…addio cartina… sigh!!

Torno in auto e da vero neofita di trail e corse in montagna rimango indeciso e perplesso per più di mezz’ora a pensare cosa portarmi.

Avevo letto di dislivelli notevoli da percorrere in salita e indicazioni a volte mancanti causa maltempo dei giorni precedenti.

Terrorizzato da tutto ciò decido prima di portarmi uno zainetto con dentro di tutto di più dal cellulare all’asciugamano a ben 2 magliette di ricambio più una a maniche lunghe, crema anti sole eccetera eccetera…poi penso “ma così tanta roba per 30 o forse 20 km??..

Allora decido per un più pratico marsupio con dentro solo l’essenziale incluso il telefonino; mai tale scelta si rilevò più azzeccata…marsupio leggero e telefonino che mi poteva servire all’occorrenza anche da macchina fotografica…evvvai..!!!

Mi porto alla partenza e al solito mi accorgo che ho portato tutto, proprio tutto…tranne il tesserino di iscrizione da utilizzare per la punzonatura tra l’altro obbligatoria….e vabbè…ritorno per la terza volta veloce alla macchina (da notare che era a 700 meri circa in valle con un dislivello di 50-60 metri a scendere e salire ogni volta..ma cosa vuoi…anche questo serve come riscaldamento!) e  alle 8,00  mi presento bello fresco e pimpante alla partenza in centro al Paese.

Pronti ..Via! si parte in gruppo dietro alla Banda Musicale Folk di Folgaria che percorre in testa tutta la via centrale di questo piccolo paese di montagna in un’atmosfera tutta particolare e davvero emozionante con gli abitanti già tutti svegli chi sul balcone chi in strada che applaudono al nostro passare.  300 circa e forse più gli atleti alla partenza

Si inizia con una discesa secca iniziale di circa 1 km per poi affrontare un’infinita salita su strada di 3km fino a raggiungere il caratteristico paesino di Serrada a 1270 metri di quota.

Già lungo questa prima parte si intravede alla nostra destra un paesaggio suggestivo che comprende tutta la valle dell’Adige attraversata dall’omonimo fiume che con i suoi 400 km di lunghezza parte dalle montagne e dai ghiacciai dell’alta Val Venosta e si snoda ora veloce ora lento tra gli splendidi paesaggi del Trentino.

Giunti a Serrada e al primo ristoro si lascia l’asfalto per procedere su una sentiero ripido che porta in 7km di ascesa continua con pendenze anche del 15% fino ai 1670 metri del Forte Serrada sul  ‘Dosso del Sommo’ . Alcuni riescono a correre, io per lo più cammino affascinato anche dallo spettacolo che mi circonda.

Qui la montagna si mostra in tutto il suo fascino.

Vengo poi a sapere che i primi atleti erano riusciti a intravedere anche alcuni caprioli nelle immediate vicinanze del tracciato.

In prossimità del Forte si trova anche il secondo ristoro ottimamente gestito dagli alpini.

Il panorama che si vede è fantastico favorito anche da una stupenda giornata di sole.

Un local mi indica che grazie all’aria limpida e rarefatta si può vedere il monte Pasubio, parti delle Alpi Vicentine e altre montagne che solo la mia ignoranza non riconosce. Intravedo però in lontananza anche il monte Baldo che svetta a picco sulla parte nord del Lago di Garda.

Purtroppo del forte non rimane molto, ma le mura rimaste lasciano intuire come fosse imponente e strategico ai tempi della prima guerra mondiale e la fatica che ci volle per costruirlo in queste zone così belle ma altrettanto impervie.

In quel tratto si biforca il percorso di chi vuol fare i 42 km e di chi prosegue per i percorsi dei 20 e dei  30 km.

Si inizia quindi a scendere e a percorrere un sentiero emozionante sulla cresta di un monte. Mi fermo a fare qualche foto..qui il paesaggio è davvero da favola… il sentiero si snoda impervio a 1700 metri di quota con un  pendio a sinistra, un pendio a destra e doppio paesaggio mozzafiato da entrambe le parti

La temperatura è davvero perfetta e la scelta di portarmi solo un cappellino e una maglietta termica è stata davvero indovinata.

Riesco a tenere un buon passo sia in salita che sui falsi piani, ma appena la discesa si fa un pò più accentuata rimango sorpreso da come alcuni atleti corrano così veloci in discesa… prendo praticamente più di un minuto al kilometro con una facilità imbarazzante!! …ma vado così piano in discesa?  rimango assorto nei miei pensieri quando ecco che si presenta il fatidico bivio dei 20 e dei 30 km…guardo perplesso.e a malincuore scelgo i 20 rinunciando a proseguire per gli altri 2 forti.

Alla fine è stata la scelta migliore perché di benzina non ne avevo poi molta considerato il mio scarso allenamento sui medio lunghi di montagna. Inoltre il dislivello di 800 D+ cominciava a farsi sentire nelle gambe.

Inizio a scendere quindi lungo gli immensi prati delle piste da sci del comprensorio dell’altopiano, prati bellissimi di un verde suggestivo che lasciano intuire la bellezza di tali piste nel periodo invernale.

Dopo un’ora di discesa continua raggiungo di nuovo Folgaria con il caloroso tifo della folla che ci accompagna fino all’arrivo.

Infine un ricco ristoro comprensivo d pasta party ha caratterizzato la fine di questo bell’appuntamento in montagna.

Rimango purtroppo poi a pentito dal non aver poi almeno provato a fare il percorso dei 30 km.

Corsa sicuramente da ripetere il prossimo anno con un po’ più di allenamento sulle spalle.

NOTA POSITIVA

La segnaletica era ben visibile comprese le indicazioni di kilometraggio e le frecce multicolori dei vari tracciati erano complessivamente ben predisposte lungo tutto il percorso.

Ristori molto ben organizzati dagli alpini

Con un piccolo sovrapprezzo si poteva avere anche una T-shirt carina a ricordo della manifestazione

NOTA NEGATIVA

…ma dov’era nascosto il ristoro dei 15km?? J

NOTE TECNICHE

Corsa molto consigliata per chi ama la montagna con buon dislivello. Il giro completo dei 3 forti di  42 km viene dato con un dislivello di quasi 2000 D+

RIFERIMENTO

AZIENDA per il TURISMO di FOLGARIA

www.montagnaconamore.it

Alla prossima avventura!

Luca Pellegatta

A.S.D. Running Saronno

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