Sentieri di Santa Cristina – Borgomanero
5 febbraio 2012 I Sentieri di Santa Cristina – Borgomanero
Fantastico ho chiesto tre righe d’impressioni e ho ricevuto cronache e poesie!
Per NON scontentare nessuno i commenti sono nell’ordine d’invio.
Grazie è stato un GRANDISSIMO piacere leggere le vs impressioni.
Ma allora TRAIL E’ BELLO
By ritatess
Cari amici runners
Era da qualche tempo che non mi cimentavo in un trail e l’anno scorso, per troppi iscritti, non ero riuscita a partecipare a questa gara. Quest’anno sono stata una delle prime ad iscrivermi e così, nonostante le belle nevicate della settimana, non mi sono tirata indietro. Alle 6,30 ci siamo ritrovati in una decina a Saronno a -12 gradi, strade deserte. In circa tre quarti d’ora eravamo già al punto di ritrovo a ritirare il pacco gara e il pettorale. Viste le condizioni dei sentieri in molti hanno pensato di accorciare il tragitto ma tanti sono rimasti nella lista per i 30 km. Per il freddo pungente la partenza è stata ritardata di 30 minuti ma ciò nonostante la temperatura a fatica ha raggiunto i -10 gradi. Dopo parecchie indecisioni per l’abbigliamento ho seguito i consigli di Rita, la nostra master- trailer, che di montagne e sentieri se ne intende. Dopo circa 1 km già chiudevo le fila, solo un piccolo gruppetto mi seguiva e gli altri mi avevano già lasciato un centinaio di metri. Il sentiero si snodava tra i campi innevati e una campagna immacolata, poi una striscia colorata ha iniziato in lontananza a salire e le cose si sono fatte dure. Ho sentito il via della gara più lunga e il mio pensiero è stato “vediamo quanto resisto al sorpasso”, in mezz’ora circa già i primi mi chiedevano strada, volano sulla neve non temendo scivolate e con una leggerezza invidiabile. Tra boschi e campi la neve continuava a rendermi difficile sollevare lo sguardo ma alcuni scorci di panorama non si potevano non ammirare. Stupende le cascine isolate con il profumo di legna bruciata nei camini e finalmente il thè caldo del ristoro. Gli organizzatori si sono divertiti anche a rendere ‘avventuroso’ il percorso con qualche discesa da fare scivolando o appesi a delle corde e per riscaldare Le gambe una simpatica scalinata da farsi a suon di fisarmonica! Gli ultimi due kilometri seppur pianeggianti, per la sottoscritta, sono stati interminabili un po’ per la stanchezza, il freddo che ormai si faceva sentire, le scarpe bagnate….sono riuscita comunque a rimanere sotto le tre ore, tempo limite considerato per i 17 km. Dopo una doccia tiepidina e il pasta party ho atteso gli altri che, in circa 4 ore, sono arrivati tutti, chi molto stravolto per il freddo, chi provato dal lungo percorso. L’organizzazione impeccabile, tutto ben collaudato e ordinato, certo che se mancava la neve…..si poteva considerare come una bella corsa di inizio primavera!
un salutone a tutti Barbara
Ma si, lasciamoci da parte le prestazioni e facciamoci un po’ di complimenti almeno tra di noi. Ce li meritiamo tutti, per il solo fatto di aver affrontato la giornata correndo in mezzo alla neve con l’incoscienza dei bambini e non essere invece stati troppo razionali ed aver preferito le calde cucine delle mamme o delle suocere. A non esserci ci saremmo sicuramente persi qualcosa. Qualcosa da poter poi raccontare in giro agli amici o magari da raccontare un giorno a mio figlio, che oggi ha solo sette anni ma sembra aver già cominciato a realizzare di quale strana follia sono contaminati i suoi genitori. Ora come ora mi porto dentro quell’orgoglio e specialmente quell’appagamento del dopo gara che mi fa accettare e sopportare il dolore alle caviglie; poi l’agitazione nell’attesa di trovare sui soliti blog qualche fotografia da aggiungere nel proprio album è quasi paragonabile alla tensione pre gara, che solitamente non soffro, non vivo, ma questa volta qualche linea di febbre nella notte mi ha fatto temere di non poterci essere. Allora complimenti a tutti noi che siamo arrivati al traguardo e se qualcuno vuole partecipare anche alla Mezza Maratona di Lecco del 12 febbraio con temperatura prevista di -3° è benvenuto………… ma, attenzione, dopo Santa Cristina potrebbe anche soffrire il caldo! Ciao Ivano
Penso che stia nascendo una passione, i percorsi fuori pista li trovo molto più interessanti delle corse su strada, anche domenica sui “sentieri di S.ta Cristina”, nonostante la temperatura polare, mi sono divertita, almeno per i primo 10km ca. poi confesso un pò meno..la mancanza di allenamento e di esperienza mi hanno duramente provato, incanalare i passi nelle tracce battute dai trattori o stare in piedi nella neve che non teneva più, è stato alquanto stressante e sul finale mi dovevo impegnare per stare in piedi e non perdere l’equilibrio. Sono arrivata al traguardo stremata, pensando a chi stava correndo per i 30km … che mai avrei avuto la forza di affrontare, ma anche soddisfatta e contenta, è stato profondamente piacevole trovarmi per un paio d’ore in mezzo ad uno scenario naturale così bello. Mi sà che ci incontreremo ancora
Ciao Donatella
Fa sempre un certo effetto correre nella neve. Si corre “immersi” in un ambiente che ha molto di magico, che ti fa perdere il senso del tempo e della fatica donandoti una strana e affascinante sensazione di felicità. Sensazioni, queste, che mi hanno accompagnato per tutti i 30 Km dei sentieri di Santa Cristina di domenica.
Era la prima volta che mi cimentavo in un trail invernale e da “brava matricola” ho chiuso nel cassetto cronometro e risultato e ho corso cercando di cogliere tutto quello che aveva da raccontarmi una gara come quella di domenica.
Un racconto fatto di spazi che la neve dilata all’infinito, di sculture di ghiaccio immaginate sui rami degli alberi, di magici colori che la luce riflette, di trasparenze incerte del ghiaccio nascosto dalla neve, di temperature che tagliano la faccia e pizzicano un po’ il naso, di concorrenti che si susseguono quasi ad intervalli regolari, prima a gruppetti e dopo isolati, di passi che affondano in silenzio, di volti segnati dalla fatica e di felicità negli occhi lucidi al termine della gara.
Questo è stata Santa Cristina domenica, questa è la risposta a chi in questi giorni mi diceva << Con questo freddo!! Ma chi te lo fa fare? >> Stefano
E’ difficile trovare parole per descrivere le sensazioni provate domenica scorsa ed è stata anche per me “la mia prima volta” in una gara agonistica di trail; non sapevo né cosa aspettarmi, né se sarei riuscita a portarla a termine considerando le condizioni atmosferiche che, per una persona freddolosa come me potevano risultare determinanti. Confesso che sono stati i 30km più duri che io abbia mia fatto, correre nella neve richiede uno sforzo superiore.. ma il paesaggio bianco e tranquillo di Santa Cristina mi ha incantato e tenuto compagnia per tutto il percorso dei 30km Negli ultimi chilometri poi, il peso della fatica ed il freddo pungente si sono fatti maggiormente sentire e trovare la forza per sollevare i piedi è stato sforzo mentale oltre che fisico per vincere la tentazione di fermarsi e sdraiarsi a riposare . Devo ringraziare il mio angelo custode Stefano, a causa mia ha rinunciato alla sua gara ,che non mi mai abbandonato e mi suggeriva quali erano i percorsi meno ghiacciati e più sicuri ; è stata una bella esperienza sono pronta a rifarla magari con uno spirito più competitivo ! Grazie a tutti per la bella domenica trascorsa in compagnia. Ciao. Anna
Bravi tutti, bravi che scrivete splendide poesie sui sentieri di domenica. Io ho un minuto prima di correre a teatro per la maratona di prove prima dello spettacolo…..La corsa di domenica è stata una lirica di ghiaccio in cui il ritmo dei versi era scandito dai respiri congelati di noi tutti ardimentosi runner che nella corsa bianca di neve abbiamo condiviso fatica, ma anche meraviglia e la gioia di ritrovarci tutti arrivati al traguardo (anche dopo qualche merendina lasciata a metà sul tavolo del 20 km….!) Ciao
Pat (Patrizia)
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